Outlet, i sindacati cauti dopo la prima riunione per gestire il caso Burberry

Un incontro interlocutorio, terminato con un cauto ottimismo. Anche il Serravalle Outlet si trova a gestire la crisi di Burberry, storico marchio di abbigliamento, in procinto di licenziare 11 dipendenti dal centro serravallese.

 

Il meeting di ieri è stato, in realtà, una videoconferenza. Presenti, per il brand londinese, la direttrice del personale Roberta Cimini e l’avvocato Strada. Si parla di quasi 80 esuberi in tutta Italia e, di questi, 11 riguarderebbero lo shopping center del nostro territorio. Su un totale, attualmente, di 40 dipendenti. “Abbiamo chiesto un’integrazione alla documentazione che ci è stata presentata e torneremo a riunirci tra una settimana. Registriamo comunque qualche apertura”. Queste le parole di Rosario Trupia, del sindacato Uiltucs Uil.

 

Difficile dire cosa accadrà adesso. Quanto può influire il recente conflitto ucraino sul piano economico, a tutti i livelli, resta ancora da scoprire. Sicuramente, non aiuta i lavoratori della azienda britannica. Occore ricordare, però, che l’ultima legge di bilancio ha modificato la procedura per i licenziamenti nelle imprese di grandi dimensioni. Esiste, oggi, più spazio alla trattativa. Prima dei licenziamenti devono passare almeno 90 giorni. Un lasso di tempo necessario per cercare di migliorare una situazione molto complessa.