Ieri i lavoratori della Pernigotti in Consiglio comunale

 

Un Consiglio comunale in difesa della Pernigotti quello di ieri sera. I lavoratori della fabbrica infatti presenti alla riunione per far sentire la propria voce. Tutti concordi nel definire i Toksoz un vero e proprio pericolo per l’azienda. Sembra infatti chiaro che gli attuali proprietari vogliamo aspettare giugno per far scadere la cassa integrazione. A quel punto chiuderebbero tutto tenendosi il marchio, producendo magari all’estero. Così commentano i sindacalisti Piero Frescucci, Roberto De Mari e Giovanni Dispensa.

 

Il silenzio va avanti dal 24 novembre 2021, giorno dell’ultimo incontro al MISE. Un silenzio tombale che trascina la Pernigotti in una crisi sempre più nera. C’è però il nome di una delle più grandi multinazionali americane, con banca annessa: JP Morgan. Stando a quanto riportano i sindacalisti sarebbero loro intenzionati a rilevare la Pernigotti, o almeno parte delle sue quote. Ma al momento ancora tutto tace. E la fabbrica non vede ancora la luce in fondo al tunnel.

 

Le forze politiche hanno comunque concordato nel fare squadra per tentare di risolvere la situazione. Gli interventi dell’ex sindaco Rocchino Muliere, di Luca Patelli (ex dipendente della fabbrica), di Giacomo Perocchio e del Sindaco Gian Paolo Cabella. Tutti sono concordi per allontanare i Toksoz, chiedendo aiuto ai piani alti del Governo. Cabella aveva infatti scritto a Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo economico, senza ancora ottenere risposta.