Cimitero di Parodi, nello scandalo di Genova anche un caso nel paese della val Lemme
Il Cimitero di Parodi nell’inchiesta nata a Genova nei giorni scorsi. I fatti innanzitutto. Un uomo di Genova, Franco Marchese, 63 anni, è agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa ai danni dello Stato, corruzione, falso e soppressione di cadavere. Secondo l’accusa, avrebbe ricevuto soldi per spostare in maniera clandestina dei cadaveri da un cimitero all’altro. Il tutto, senza le autorizzazioni e senza pagare per intero i servizi al Comune.
Nella truffa sarebbe coinvolto anche un cadavere del Cimitero di Parodi. E, secondo Ansa, Marchese avrebbe chiesto 1500 euro, a fronte dei 4700 previsti dal regolamento cimiteriale. Una volta incassata la cifra, avrebbe traslato il defunto proprio al camposanto del paese della val Lemme. L’altro caso, per la quale indaga il pm Sabrina Monteverde, riguarda un cadavere mosso dal cimitero della Castagna a Nervi. Tutto nasce da alcuni movimenti irregolari per quanto riguarda il timbro del cartellino di Marchese, dipendente comunale a Genova. Le indagini, sviluppandosi, si sono concentrate sui suoi movimenti illeciti nei cimiteri. Un vero e proprio traffico irregolare di corpi, fatto senza alcuna autorizzazione, documento e senza seguire i processi corretti. Una truffa arrivata anche a toccare il nostro territorio e che ha portato all’arresto dell’uomo.